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Di fronte agli occhi di un giovane uomo si dispiega la realtà atroce che è costretto a sperimentare in prima persona quando, subito dopo l'armistizio dell'8 settembre del 1943, dalla sua Sardegna sarà deportato nel campo di sterminio di Dachau, in Germania. Da qui si dipana una vicenda umana cesellata con oro ed empatia, in cui l'esperienza di un singolo si tramuta nell'emblema della storia della collettività. La voce del silenzio dà effettivamente voce, quasi fosse un amplificatore, alle sofferenze e ai lutti che hanno segnato nel profondo i tanti uomini e le molte donne che hanno vissuto le atrocità partorite dal nazismo. Emozioni forti, sofferenza e amore sapientemente raccontate con maestria dalla penna incantata di uno scrittore semplicemente autentico. Eventi e personaggi, pagina dopo pagina coinvolgeranno completamente il lettore portandolo a profonde riflessioni.